Su spinta del figlio Nello, il CAI Valtellinese si sta impegnando al recupero dell’archivio fotografico di Alfredo Corti, che documenta i principali momenti della storia alpinistica valtellinese d’inizio Novecento.
Il progetto prevede l’inventariazione e la digitalizzazione dell’archivio, interventi di conservazione dei supporti originali e la creazione di strumenti ed eventi per la conoscenza e la fruizione dell’archivio.
Le immagini sono state inserite in un database multimediale realizzato dai programmatori di objectweb.it.
Per la catalogazione delle immagini, curata da Beno, sono state indispensabili le approfondite ricerche svolte sull’archivio Corti da Antonio Boscacci, confluite in importanti mostre e pubblicazioni, tra cui “Una Montagna di Fotografie, CAI - Credito Valtellinese, Sondrio 2002”.
Il Corti realizzò, avvalendosi di apposite apparecchiature, anche centinaia di foto stereoscopiche, che sarebbero consultabili solo grazie ad un apposito visore.
Convertiti digitalmente i due stereogrammi su vetro in una singola immagine RGB e indossati appositi occhialini, l’immagine stereoscopica può essere apprezzata direttamente guardando lo schermo di un pc, una stampa su carta, o anche una proiezione su una parete.
Lo sviluppo di questa nuova tecnologia legata a fotografie di oltre cent'anni fa è uno dei punti più interessanti del progetto legato all'archivio (Galleria anaglifi).
Di questa lavorazione, della pulizia e della taratura delle immagini e della compilazione del database multimediale consultabile sul sito web www.archiviocorti.it si sono occupati fotografi professionisti Beno e Matteo Gianatti.
A conclusione dei lavori sono previste anche mostre e pubblicazioni per far conoscere l'archivio e con esso una pagina di storia della nostra valle.
* Sono particolari occhiali che hanno una lente verde sull'occhio sinistro e una magenta su quello destro.